Technical and craft skills

The making of the “ddu bottë” in Penna Sant’Andrea

The singing wood

Dalle campane alle ance libere, con la vibrazione del metallo, la famiglia Della Noce crea da secoli suoni che legano assieme le persone. Il suono delle campane si muove nell’aria, quello dell’organetto dall’aria spinta sulle ance nasce e si anima, produce ritmi e fa danzare, scosso dal mantice e dai suoi andamenti. Il legno prende forma seguendo le venature, diventa un contenitore e un propagatore di suoni, fra tasti, tamponi e molle che aprono e chiudono il passaggio dell’aria. Le tecniche di costruzione si affinano, si adattano ai tempi e a nuove esigenze, ma poggiano sempre sugli stessi principi ereditati dai suoi fondatori: la cura e l’ingegno.

“L’organetto nella sua costituzione è semplice, però anche l’operazione che può sembrare più insignificante è importantissima: negli incollaggi, nella precisione dei fori, ha tutta una serie di piccole attenzioni che fanno grande lo strumento. L’organetto richiede molta concentrazione e passione, non si può dare niente per scontato”.
Gianni Falconi, 23 ottobre 2016

L’organetto a due bassi, noto in area abruzzese con il nome di ddu bbottëè uno strumento meccanico della famiglia organologica degli aerofoni, che produce il suono tramite la compressione dell’aria generata da un mantice, detto anche soffietto. La produzione dell’aria è alimentata dal movimento delle braccia, che la indirizzano verso le ance metalliche poste all’interno delle casse dei bassi e del canto, aperte o chiuse dall’azione delle dita sulla tastiera. L’organetto è uno strumento diatonico, i cui suoni sono ordinati secondo scale formate da cinque intervalli di un tono e due di un semitono, e a doppia intonazione, poiché a ogni tasto corrispondono due note differenti, in relazione all’apertura e alla chiusura del mantice.

Questa eccezionale, semplice ed efficace architettura sonora ha una sua leggenda di origine, come molti altri strumenti musicali che legano in un’unica vicenda mitica la nascita dell’oggetto e del particolare suono ad esso associato. Alla metà del secolo scorso un contadino marchigiano, Paolo Soprani, ospitò un pellegrino austriaco di ritorno dal santuario di Loreto. Il viandante portava con sé un antenato dello strumento, l’accordion; Soprani lo osservò attentamente durante la notte e lo copiò, dando poi vita alla sua rinomata attività di costruzione artigianale di organetti e fisarmoniche. L’elemento devozionale fu anche una delle ragioni di diffusione dello strumento dalle Marche all’Abruzzo, portato dai pellegrini al rientro dal santuario della Madonna di Loreto, assieme al consolidarsi delle rotte commerciali e professionali che portavano merci e mano d’opera specializzata verso la costa e le campagne abruzzesi.

In provincia di Teramo sorsero le prime botteghe artigiane nella seconda metà del XIX secolo: da Tavani a Janni, a Casoli di Atri e Giulianova, fino a Pistelli, a Poggio San Vittorino, a Della Noce e Piercecchi nel corso del Novecento, a Penna Sant’Andrea e a Campli; infine a Ruggieri, a Nepezzano. La fabbrica “Della Noce” fu fondata nel 1925 dal discendente di un’antica famiglia di fonditori di campane, Loreto Della Noce (1896-1988), dopo il ritorno dall’emigrazione negli Stati Uniti. Loreto costruiva i suoi ddu bbottë interamente a mano, sfruttando i mezzi che aveva a disposizione e realizzando di volta in volta gli stessi utensili di cui aveva bisogno per fabbricare le singole componenti: un lungo percorso evolutivo rinnovato dal figlio Giuseppe Della Noce e da suo genero Gianni Falconi, che hanno traghettato l’organetto di famiglia nell’epoca attuale.

Reeds filing and tuning

Savino Iachetti, filing, tuning.
Teramo, 23 October 2016. Recording by Stefano Saverioni.

Listen to the track

LOGO CENTRO STUDI EDIZIONI3bianco
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The singing wood
“Harmonicas instrument manufacturer”
Loreto Della Noce’s ID card, dated 1928, already declaring his professional occupation as “Harmonicas instrument manufacturer” (accordion manufacturer).

Archivio Della Noce, Penna Sant’Andrea (TE).
Organe_2Organe_2
The singing wood
Loreto’s tuning table
The old specimen for the tuning of the reeds built by Loreto Della Noce in the first years of activity.

Photo by Gianfranco Spitilli, Fabbrica “Della Noce”, Teramo, 5 March 2003, Don Nicola Jobbi Study Center Archive/Bambun
Organe_3Organe_3
The singing wood
The “housing” of the “tone chamber”
The “housing” destined to lodge the reeds of the “tone chamber”; in the centre, the row for the reeds for the bass octave set, which can be operated with the knob that moves the “register” upwards.

Photo by Gianfranco Spitilli, Fabbrica “Della Noce”, Teramo, 5 March 2003, Don Nicola Jobbi Study Center Archive/Bambun
Organe_4Organe_4
The singing wood
Nailing
The fastening of steel reed tongues is secured by nailing on the duralumin plate.

Photo by Gianfranco Spitilli, Fabbrica “Della Noce”, Teramo, 5 March 2003, Don Nicola Jobbi Study Center Archive/Bambun
Organetto_sliderOrganetto_slider
The singing wood
Buttons and pallets
The assembled buttons and pallets; the emission of sound depends on their movement.

Photos by Gianfranco Spitilli, Fabbrica “Della Noce”, Teramo, 5 March 2003, Don Nicola Jobbi Study Center Archive/Bambun

Watch the video

The fixing of the reeds

Savino Iachetti fixes the reeds to the reed blocks.
Teramo, 23th October 2016. Video footage by Stefano Saverioni, Don Nicola Jobbi Study Center Archive/Bambun.

Cultural transmission and protection

Negli ultimi decenni sono rimaste attive solo alcune ditte di fabbricazione dello strumento – Janni e Della Noce –, che hanno saputo convertire la loro produzione e adattarla all’evoluzione delle tecniche e degli stili, mantenendo tuttavia una fattura prettamente artigianale di buona parte delle componenti: dalla realizzazione delle casse a quella delle suoniere, dei tasti e delle valvole, dall’accordatura all’incasellamento delle ance con un preparato di cera d’api, olio e pece greca, dal confezionamento dei mantici alla decorazione e all’assemblaggio finale.

La “Fabbrica di Organetti Abruzzesi Cav. Della Noce”, trasferitasi da Penna Sant’Andrea a Teramo, sulle colline a ridosso del capoluogo, serve ormai un mercato nazionale e internazionale, adeguandosi alle richieste di una committenza sempre più esigente e impegnata in circuiti differenziati, dai contesti prettamente rurali a quelli dei festival e delle competizioni, dagli ambiti domestici a quelli delle scuole, delle esibizioni e dei concerti.

Spesso protagonista di mostre e iniziative di promozione dello strumento, l’azienda fondata da Loreto Della Noce, tuttora rigorosamente a conduzione familiare, conserva in una esposizione permanente all’interno della fabbrica anche alcuni preziosi esemplari di organetti prodotti nell’ultimo secolo, assieme alle attrezzature, anch’esse di fattura artigianale, utilizzate in passato per risolvere le varie fasi di costruzione: fra tutte, un antico provino per accordare le ance, realizzato dal capostipite nei primi anni di vita della bottega.

La storia della Fabbrica “Della Noce” e delle tecniche di costruzione dell’organetto, assieme a quella di altre ditte artigianali del teramano, negli ultimi decenni è stata al centro di ricerche etnomusicologiche e antropologiche, tesi di laurea, libri fotografici e documentari, che hanno contribuito a farne conoscere aspetti poco noti e a diffonderli presso un ampio pubblico.

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